Gillette Stadium, Boston (Massachusetts, USA) – In un pomeriggio carico di emozioni, il Gillette Stadium ospita una sfida tra New England Revolution II e New York City FC II, valida per il campionato MLS Next Pro. Tra i protagonisti in campo, spicca il nome di Sebastiano Musu, attaccante sardo classe 2000, che ha intrapreso un percorso straordinario dal calcio dilettantistico italiano (Campionato di Promozione Sarda) al professionismo americano (MLS Next Pro).

Dalla Sardegna agli Stati Uniti: Un Sogno che Diventa Realtà
Una storia di coraggio, di talento e di sacrificio quella di Sebastiano Musu. Originario di Santa Giusta, in provincia di Oristano, Musu ha iniziato la sua carriera calcistica nelle categorie dilettantistiche italiane. La sua vita cambia totalmente a cavallo del 2020, quando la giovane promessa decise di fare le valigie e partire per gli Stati Uniti con una borsa di studio sportiva, grazie al sostegno di USA College Sport.
L’associazione, nata per supportare i giovani atleti italiani che desiderano conciliare lo studio con lo sport, è stata da sempre, prima sostenitrice di Sebastiano: “Mi trovavo in Italia davanti ad un bivio: scegliere tra sport e studio,” racconta oggi. “ In America, invece questo può avvenire allo stesso tempo senza lasciar da parte uno dei due: quando ho realizzato che con Usa College Sport tutto ciò poteva accadere ,non ci ho pensato due volte, ho visto un opportunità irripetibile che non potevo farmi sfuggire, e son partito“.
La prima meta per Sebastiano è presso la Campbellsville University, nel cuore del Kentucky, dove lascia subito il segno: 39 gol, 10 assist e il riconoscimento come miglior attaccante della conferenza. Successivamente si trasferisce a New York City, al Manhattan University (Manhattan University Athletics), dove non solo continua a distinguersi sul campo, ma anche negli studi. Questa dedizione lo porta a un’importante esperienza formativa attraverso un internship in una società di investimenti a Wall Street. E, nel frattempo, continua a segnare .
Successivamente, si è trasferito al Manhattan College a New York, dove ha continuato a distinguersi. Nella stagione 2024, ha registrato 6 gol e 6 assist, guidando la squadra in punti totali e ricevendo il riconoscimento di MAAC Student-Athlete of the Week .





L’Ascesa nel Professionismo: NYCFC II e la MLS Next Pro
Dopo la laurea arriva la svolta professionale: Sebastiano firma il suo primo contratto con il New York City FC II, seconda squadra del club di Major League Soccer. Un risultato che, dalla prospettiva italiana, sembrava quasi irrealizzabile. “Il sistema americano ti spinge a migliorarti costantemente, a costruire disciplina e coltivare fiducia in te stesso,” racconta Musu. “ Negli Stati Uniti apprezzano moltissimo le persone che lavorano duramente e che cercano in ogni momento di migliorare se stesse. Ti spingono nel credere in te stesso e puntare sempre più in alto.”
In questa stagione 2025/26, ha già lasciato il segno con gol decisivi, tra cui una spettacolare rovesciata al 95° minuto che ha garantito il pareggio contro il Chicago Fire FC II .(Guarda il video della rovesciata su YouTube)
Il Sistema Calcistico Americano: Un Percorso Alternativo
Il calcio negli Stati Uniti e’ strutturato diversamente da quello Europeo presenta una struttura unica, con la Major League Soccer (MLS) al vertice, seguita dalla USL Championship e dalla USL League One. La MLS Next Pro che, introdotta nel 2022, funge da lega di sviluppo per le squadre affiliate alla MLS, offrendo ai giovani talenti un percorso diretto verso il professionismo senza passare necessariamente attraverso il draft.
Parliamo di questo argomento piu’ in dettaglio in questo video YouTube:
DAL COLLEGE ALL’ MLS: COME FUNZIONA IL CALCIO NEGLI USA? ⚽️
Intervista a Sebastiano Musu
Durante la nostra visita al Gillette Stadium, abbiamo avuto l’opportunità di porre alcune domande a Sebastiano Musu:
- Sebastiano, qual è stato il momento preciso in cui hai capito che il calcio in Italia non ti avrebbe offerto le opportunità che cercavi, e cosa ti ha spinto ad attraversare l’oceano per giocare negli USA?
In realtà, ho deciso di intraprendere questo percorso perché ho sempre ritenuto importante il conciliare la scuola con il calcio. In Italia, purtroppo spesso sei costretto a fare una scelta: il calcio oppure lo studio. In America, invece questo può avvenire allo stesso tempo senza lasciar da parte uno dei due. Quando ho avuto la possibilità di partire per gli USA grazie ad una borsa di studio completa non ci ho pensato due volte, ho visto un opportunità irripetibile che non potevo farmi sfuggire. Durante questi anni sono cresciuto sia come atleta ma anche persona senza dover rinunciare a nessuno dei due percorsi, e questo per me è stata la cosa più importante.
- Quando hai capito che il “sogno americano” poteva davvero diventare realtà? C’è stato un momento preciso?
Sicuramente quando Usa College Sport mi ha contattato. Non avevo mai pensato di poter studiare e allo stesso tempo giocare a calcio in un college americano per lo più a New York. Nonostante ciò, quando Usa College Sport mi ha contattato ho realizzato che forse tutto ciò poteva accadere ed infatti così è stato. Ho iniziato la mia avventura nel Kentucky a Campbellsville University per poi trasferirmi a Manhattan University. È stata un bellissima esperienza dove ho conosciuto persone di tutte il mondo con culture diverse, ho imparato nuove lingue e scoperto angoli del mondo che non conoscevo. Ho avuto l’opportunità di intraprendere un internship (esperienza lavorativa) nel cuore di Manhattan per un’azienda di investimenti. Questa esperienza mi ha arricchito tantissimo e la porterò per sempre con me.
- Che cosa ti ha insegnato il sistema sportivo americano che in Italia ti mancava?
Una delle cose che mi ha insegnato è l’importanza di essere uno studente atleta. Infatti, non conta soltanto essere un buon atleta ma anche un buon studente, e bisogna dare il massimo in entrambi i campi. Una cosa che ho imparato è l’organizzazione del tempo. Per esempio all’inizio non è stato facile conciliare lo studio con il calcio, ma poco a poco sono riuscito ad organizzare la mia giornata in base allo studio, agli allenamenti e alle partite. Un altra cosa che mi ha colpito è la mentalità: migliorare ogni giorno. Apprezzano moltissimo le persone che lavorano duramente e che cercano in ogni momento di migliorare se stessi. Ti spingono nel credere in te stesso e puntare sempre più in alto.
- Se non avessi avuto l’opportunità di venire negli Stati Uniti, secondo te come sarebbe stata la tua carriera calcistica oggi?
Probabilmente avrei dovuto scegliere tra il calcio o lo studio. O se avessi scelto il calcio avrei continuato a studiare senza ovviamente giocare ad un certo livello. Purtroppo già dalla scuola superiore diventa un po ‘difficile abbinare le due cose e sicuramente i ragazzi/e non vengono aiutati e molte volte si perdono. Ricordo che succedeva anche a me che i professori creassero dei problemi. Ringrazio Usa College Sport per avermi dato questa possibilità e di aver ottenuto due borse di studio complete.
- Quale consiglio specifico daresti al Sebastiano Musu che nel 2020 stava partendo dall’Italia per gli USA? E di conseguenza, cosa diresti oggi a un ragazzo o ragazza sarda che sogna di partire ma ha paura di farlo?
Sicuramente essere aperto a imparare, ascoltare e osservare. Quando si va in un Paese diverso, con una lingua diversa, con una cultura diversa, c’è il rischio di chiudersi in se stessi. Invece, un qualcosa che ho imparato attraverso questa esperienza è proprio quello di non aver paura di poter sbagliare. Ho capito come l’errore non è un qualcosa di negativo ma anzi è occasione per migliorare. Questo è un consiglio che darei al Sebastiano che nel 2020 stava partendo per gli USA.
È normale aver paura ma questa non deve prevalere sulle tue decisioni. Se senti il desiderio di partire ed esplorare seguilo. Questa esperienza è un qualcosa di unico e se si ha la possibilità di farlo si dovrebbe fare. Nel 2020 quando stavo per partire pensavo che avrei dovuto spendere i prossimi 4 anni lontano dalla mia casa, famiglia, amici etc. Oggi posso dire come questi 4 / 5 anni siano volati e di come questo percorso mi abbia dato la possibilità di scoprire nuove cose, ad esempio amicizie. Ho instaurato delle amicizie che rimarranno con me per sempre con persone di tutto il mondo. Grazie a queste non mi sono mai sentito solo.
- Quali sono gli aspetti dello sport universitario americano che i ragazzi italiani spesso non conoscono, e che tu invece hai imparato ad apprezzare?
L’organizzazione e la professionalità. Non si tratta solamente di rappresentare e giocare per l’università. Vi è una struttura professionistica composta da allenatori, fisioterapisti, preparatori, tutor che ti aiutano con gli studi. L’atleta viene considerato un professionista e viene seguito in tutto dentro e fuori dal campo.
Inoltre, vi è tanta visibilità, le partite vengono trasmesse su ESPN, ci sono tifosi, articoli, quindi in un certo senso tutto questo ti motiva tantissimo a dare il meglio di te stesso.
- Quanto è stato importante il supporto di USA College Sport nel tuo percorso?
Usa College Sport è stato molto importante in questo percorso sin dall’inizio, dalle selezioni fino ad oggi. Senza Usa College Sport non avrei mai intrapreso questo splendido percorso. Per questo ringrazio Usa College Sport per come mi ha aiutato durante questa esperienza, passo dopo passo dalla scelta dell’università fino al momento della partenza. Non è stato soltanto un aiuto tecnico ma anche morale. Soprattutto all’inizio quando ero appena arrivato negli USA mi sentivo un po ‘impaurito ma grazie anche al loro sostegno sono riuscito a tirare il meglio da questa bellissima avventura. Hanno reso un sogno in realtà, e per questo ne sono grato.
Il percorso di Sebastiano Musu è un esempio lampante di come determinazione, talento e opportunità possano convergere per realizzare un sogno. La sua storia ispira molti giovani calciatori italiani a considerare il sistema universitario americano come trampolino di lancio verso il professionismo.
Oggi Sebastiano gioca ancora con la maglia del NYCFC II, ma il legame con la sua terra d’origine è rimasto intrinseco.
La Sardegna è stato il suo punto di partenza, e forse, un giorno, anche quello di ritorno: chissà se un giorno Sebastiano tornerà sui campi dell’isola non solo da calciatore, ma da guida per tanti ragazzi e ragazze con un sogno nel cassetto.
Per ulteriori informazioni su come ottenere una borsa di studio sportiva negli Stati Uniti, visita usacollegesport.com.
Nota: Per visualizzare la straordinaria rovesciata di Sebastiano Musu che ha portato al pareggio contro il Chicago Fire FC II, guarda il video ufficiale della MLS Next Pro:(YouTube)