Nuotare negli Stati Uniti: intervista a Chiara Pradissitto

Chiara Pradissitto

Oggi vi presentiamo un’intervista esclusiva con Chiara Pradissitto, una nuotatrice italiana che sta vivendo e gareggiando negli Stati Uniti. Chiara proviene da Milano e fa parte del Nuoto Club Milano, ma attualmente studia e compete per una università americana. Nel video che potete trovare in questa pagina, Chiara condivide la sua esperienza e ci racconta le differenze tra la vita in Italia e negli Stati Uniti.

Iniziando il suo percorso negli Stati Uniti un anno fa, Chiara si è trasferita dall’altra parte dell’oceano per sperimentare il “sogno americano” e dare una svolta alla sua carriera sportiva. Oltre al nuoto, Chiara studia biologia marina, e trova che l’approccio americano sia più focalizzato sul lavoro sul campo rispetto all’Italia.

Le differenze tra le università italiane e americane sono molte, ma Chiara apprezza in particolare la possibilità di organizzarsi meglio con gli studi negli Stati Uniti grazie alla struttura degli esami e dei compiti. Inoltre, nota che lo sport viene tenuto in maggior considerazione negli Stati Uniti, il che la rende più motivata nel nuoto.

Per quanto riguarda le competizioni, Chiara spiega le differenze tra le vasche da nuoto in Italia e negli Stati Uniti, dove si utilizzano sia le vasche da 25 yard che quelle da 50 metri. Inoltre, parla delle conference universitarie, una serie di competizioni che coinvolgono diverse scuole e culminano in un evento finale.

A livello individuale, Chiara si concentra principalmente sulle distanze brevi, come i 50 e i 100 metri stile libero e delfino. Ha contribuito alla vittoria della sua squadra in numerose staffette e sta lavorando duramente per migliorare ulteriormente i suoi tempi e la sua tecnica.

Dal punto di vista accademico, Chiara trova l’università americana più facile da gestire grazie alla struttura progressiva dei compiti e degli esami. Tuttavia, sottolinea l’importanza di chiedere aiuto e di lavorare sodo per migliorare le proprie competenze linguistiche in inglese.

L’anno scorso, Chiara ha trascorso lo Spring Break tornando a casa in Italia, ma quest’anno ha deciso di esplorare la Louisiana e la Florida insieme ad alcune compagne di squadra. Lo Spring Break è una settimana di pausa che le università americane concedono agli studenti durante il semestre scolastico, permettendo loro di riposarsi e godersi un po’ di tempo libero.

Durante il suo tempo negli Stati Uniti, Chiara ha avuto modo di visitare diverse città come New York, Boston e New Orleans. La cosa più strana che le è rimasta impressa è il suono del clacson quando si bloccano le macchine, mentre la cosa più bella è stata vincere il campionato di nuoto universitario.

Parlando degli sport più popolari negli Stati Uniti, Chiara cita il football americano, il basket e l’hockey, mentre il calcio è più popolare nel sud del paese. Chiara ama assistere alle partite di football e ad altre competizioni sportive, ammirando l’entusiasmo e la passione dei tifosi.

L’ambientamento negli Stati Uniti è stata una sfida per Chiara, soprattutto a causa della barriera linguistica. Tuttavia, grazie all’aiuto di amici e compagni di squadra, nonché ai progressi fatti nell’apprendimento dell’inglese, è riuscita a superare i momenti difficili. Chiara sottolinea l’importanza dell’inglese per socializzare e comunicare con gli altri.

Infine, Chiara consiglia vivamente l’esperienza di studiare e praticare sport negli Stati Uniti ad altri giovani atleti, sottolineando che vale la pena provare. Inoltre, il titolo di studio americano e l’inglese appreso possono essere utili anche in Europa e in Italia.

In sintesi, l’esperienza di Chiara negli Stati Uniti è stata arricchente sia dal punto di vista sportivo che accademico. Il suo percorso dimostra come sia possibile combinare l’atletica e gli studi, e sottolinea l’importanza del sostegno dei compagni di squadra e dell’apprendimento della lingua inglese.

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